Vela, pianificazione o istinto?

Secondo voi,  la vela è solo pianificazione o l’istinto gioca una componente importante? 

Chi si approccia al mondo della nautica, fin dalle prime uscite in mare,  tende ad avere un atteggiamento metodico-scolastico per affrontare le prime insicurezze o timori derivanti dall’inesperienza, troppo concentrato su come applicare le nozioni appena apprese, cercando di rendere razionali e calcolati i possibili imprevisti o le possibili avarie durante la navigazione, per poter condurre un’uscita, piuttosto che una crociera o una regata completamente in sicurezza. 

Ma la vela,  la navigazione è solamente questo? 

Per me no! La vela è istinto, dobbiamo sentire il mare nelle vene, in noi… viverlo ascoltando le nostre sensazioni, come  le onde sullo scafo, il vento sulle vele, la pressione dell’acqua sul timone, ascoltare con attenzione i rumori circostanti, dal passaggio sull’onda all’arrivo di una raffica e quanti altri esempi potremmo elencare! 

Attenzione non è un discorso applicabile solo al mondo delle regate, ma anche alla crociera, non siamo solo regatanti o crocieristi, siamo innanzitutto amanti del mare. 

Ma voi cosa ne pensate… la vela è solo pianificazione metodica o riuscite ad abbandonarvi al vostro istinto? 

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